Il primo giorno di lezione di solito non si scorda perché sempre pieno di grandi novità e anche quest’anno non vengo smentito.
Aula 3n, Politecnico di Torino, lezione di Elettronica per il corso di Laurea di Ingegneria Aerospaziale anno III: iscritti al corso circa 190 studenti, posti disponibili nominali dell’aula circa 140.Che ci sia qualcosa che non torni è evidente anche senza la fedele calcolatrice a portata di mano, ancor più se attraverso una semplice sottrazione si considerano quella dozzina di posti non operativi: quel banco senza sedia, quella sedia senza banco o, nel caso più estremo, la temibile combinazione dei due, sintomo di una cronica incapacità di rimediare ai danni nelle aule.Come tutti sanno, all’interno del Politecnico di Torino regna una costante fra tutti i corsi: le aule sovraffollate. E pensare che le aule dovrebbero essere assegnate in base al numero di iscritti al corso dato che ognuno dovrebbe avere la possibilità di trovare un posto a sedere per seguire la lezione e, per ragioni di sicurezza, le vie di fuga non dovrebbero essere mai ostruite da studenti in piedi o sedie. Situazione che però è molto comune ancora oggi e che, qualche volta, obbliga i docenti stessi ad annullare la lezione poiché, per evitare eccessive responsabilità, non sono tenuti a fare lezione in aule sovraffollate.
Dopo una mobilitazione congiunta, il corso di Aerospaziale riesce a risolvere il problema, ma una cosa ci ha lasciato sconcertati: l’ufficio di competenza ci ha riferito che tale situazione di sovraffollamento è un problema che è sorto ogni anno negli ultimi venti, ma mai nessuno si è prodigato per risolverlo.
E la sicurezza, che fine ha fatto?Come è possibile che negli ultimi vent’anni il problema sia stato perennemente ignorato?La filosofia di assegnazione delle aule, ci spiegano, è centrata sul raggiungimento di un equilibrio fra le esigenze numeriche di tutti i corsi, la disponibilità dei docenti e la direttiva del Rettore di garantire una pausa pranzo ogni giorno (nell’orario 11:30-13 o 13-14:30) e il mercoledì pomeriggio libero. Ma non si ferma qui: l’assegnazione, ci giunge all’orecchio, si basa anche (e soprattutto) sulla constatazione che, dopo le prime settimane, si ha una decrescita del numero di frequentanti alle lezioni, rendendole quindi idonee al numero di studenti partecipanti. Peccato che nessuno abbia mai pensato che, forse, gli studenti che smettono di seguire non sono solo coloro che trovano un modo differente di studiare la determinata materia, ma anche coloro che si sentono disincentivati dall’andare a lezione proprio per carenza di posti. Si tratta di un ragionamento inaccettabile che vede una facile soluzione del problema a scapito degli studenti, del loro studio e, ancor più grave, della loro sicurezza, ma anche di incolumità osservando la latitante predisposizione nel gestire e mantenere completamente operative i luoghi di insegnamento.
Per l’esperienza raccolta, invitiamo dunque tutti gli studenti a contattarci per risolvere i numerosi problemi che insorgono nelle aule, dal semplice posto rotto necessitante di riparazione ai ben più gravi problemi di sovraffollamento.Vi aspettiamo nell’auletta all’interno del Politecnico, in piazzale Sobrero (zona centro stampa) negli orari di ricevimento indicati.ù
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