All'interno dell'Università di Torino ci sono ragazzi e ragazze, uomini e donne permanentemente o temporaneamente su una carrozzina o vincolati dall'uso delle stampelle, o di altri apparecchi.
Detto questo, non so se qualcuno di voi ha mai fatto attenzione agli stabili dell'Unito: molti sono palazzotti vecchi e presentano gradini su gradini, senza accessi per disabili e la maggior parte di essi, se ti trovi su una carrozzina, sembrano dire..cambia facoltà, qui non puoi entrare!
Qualche giorno fa stavo facendo qualche sopralluogo e ho trovato un'uscita di sicurezza che subito dopo l'apertura della porta presentava un gradino non indifferente, oltre ad una rampa di scale allucinante (immaginate una carrozzina durante un incendio).
Questo è solo uno degli esempi che abbiamo a disposizione girando e rigirando per le nostre facoltà.
Credo che tra studenti universitari che pagano le tasse, studiano, si spostano da ogni parte per seguire le lezioni etc. non ci debba essere una tale distinzione. Studiare deve essere un diritto per tutti e arrivare a laurearsi deve significare il coronamento di tutti i nostri sacrifici (chi più chi meno), la fine delle giornate trascorse a studiare , della ricerca dei libri di testo, della rinuncia di qualcosa a noi importante per qualcosa dell'università , a tutto ciò che nel bene e nel male trascorriamo negli anni universitari.
Ora, grazie al FUAN, ci impegneremo (al contrario di molti altri moviementi o dell'amministrazione universitaria attuale) affinchè ci possa essere una svolta DECISIVA nella politica attinente temi sensibili da parte dell'Università degli studio di Torino.
Dobbiamo risolvere quello che è un problema serio degli altri.
NOI CI SIAMO GUARDATI INTORNO, E VOI?