lunedì 28 febbraio 2011
Oggi è morto un camerata, ne rinascono altri cento!!!
mercoledì 9 febbraio 2011
lunedì 7 febbraio 2011
La lista "STUDENTI IN..competenti" SI DIMETTE E GLI STUDENTI PAGANO
Tutti gli Atenei dovranno modificare entro l'anno il proprio Statuto per adattare la propria organizzazione a quella prevista dalla legge.
Il nostro Statuto attuale (da modificare) prevede che la carica dei rappresentanti degli studenti duri 2 anni a partire dalla loro elezione: il loro mandato scadrebbe circa nel giugno 2011.
Al più tardi nel giugno 2011, quindi, si dovrebbero svolgere le elezioni studentesche, il cui costo si aggira sui 50.000 euro.
Il ddl Gelmini prevede però che tutti i rappresentanti eletti negli organi accademici decadano una volta che venga approvato il nuovo Statuto d’Ateneo che, nel nostro caso, dovrà essere realizzato entro ottobre 2011.
A questo punto i rappresentanti che, nell’esempio di prima, saranno stati eletti nel giugno 2011 decadranno e si dovranno quindi indire nuove elezioni dopo l’entrata in vigore del nuovo Statuto ( fine autunno 2011). Altri 50.000 euro.
Insomma: a giugno 2011 ci dovrebbero essere le elezioni, i rappresentanti durerebbero in carica da giugno a dicembre (5 mesi, se togliamo il periodo estivo in cui l'attività degli organo accademici è sospesa) e a gennaio nuove elezioni secondo le modalità previste dal nuovo Statuto: nel giro di pochi mesi uscirebbero dalle casse di Ateneo 100.000 euro.
Per ovviare a tutto ciò la legge prevede che il mandato dei rappresentanti ora in carica (che secondo il vecchio Statuto scadrebbe a giugno) sia prorogato fino all'approvazione del nuovo Statuto, quindi fino a dicembre.
La norma è stata interpretata da tutti i componenti degli organi accademici come norma di buon senso perchè in questo modo la nostra università non dovrebbe far fronte a due elezioni studentesche a distanza di pochi mesi e quindi a una spesa doppia (50.000 + 50.000) per eleggere rappresentanti che starebbero in carica solo per un periodo brevissimo.
Tutto ciò però mal si concilia con le previsioni politiche degli Studenti Indipendenti che vogliono elezioni il più presto possibile (la loro proposta era stata addirittura i primi di aprile 2011, quando il mandato dei rappresentanti è ancora in corso) perchè, essendo praticamente tutti i membri della lista SI o in erasmus o ormai laureati, dopo l'estate non ci sarebbero materialmente abbastanza persone della loro lista per ricoprire i seggi ottenuti nelle scorse elezioni.
Democrazia??? No, esigenze politiche.
Ma tutte queste proteste per lo slittamento di qualche mese delle elezioni non si possono spiegare solo con questa ragione, e a noi viene in mente il movimento di protesta dell' "onda", in auge nell'autunno prima delle scorse elezioni e scomparso dopo la vittoria elettorale dei SI.
E ci sorge un dubbio: non è che i SI vorranno approfittare delle recenti proteste strumentalizzate ad hoc per ottenere un gran consenso elettorale -operazione che, con lo slittamento delle elezioni di qualche mese, sarebbe del tutto vanificata-?
Pertanto, davanti alle obiezioni degli organi accademici sulla insensantezza di due elezioni, i SI hanno proposto di sostenere le spese di una delle due con parte del budjet che il Senato Studenti ha a disposizione, addirittura dicendo " cosa possono fare 50.000 euro sottratti all'ateneo?!". Si tratta di una richiesta a dir poco scandalosa perchè il Senato Studenti è un organo che dispone di soldi DEGLI studenti e deve usarli per realizzare progetti PER gli studenti (tessere museo, progetti di intersse comune,ecc) e NON per risolvere i problemi politici della maggioranza di turno!!!!
Un'altra azione legata a questa richiesta insensata è stata inoltre quella di "minacciare" il Senato Accademico con una lettera aperta dicendo che, nel caso non vengano indette nuove elezioni, tutti i componenti della lista "Studenti Indipendenti" ricoprenti cariche istituzionali daranno le loro dimissioni, costringendo così l'Ateneo a indire elezioni suppletive esclusivamente per i posti vacanti; l'effetto sarebbe il rallentamento del già macchinoso lavoro degli organi accademici e costi, neanche a dirlo, spropositati.
IL FUAN VUOLE LE ELEZIONI E LOTTERA' AFFINCHE' VENGANO FATTE NON APPENA ENTRERA' IN VIGORE IL NUOVO STATUTO.
MA DICIAMO NO A ELEZIONI PROVVISORIE, CON RAPPRESENTANTI PROVVISORI E CHE DI DEFINITIVO AVRANNO SOLO L'INUTILE SPERPERO DI SOLDI DEGLI STUDENTI CHE LAVORANO O CHE FANNO SACRIFICI ASSIEME ALLE LORO FAMIGLIE PER PAGARE LE RETTE.
I nostri rappresentanti negli organi superiori rinunceranno ai gettoni di presenza che dovrebbero esser loro corrisposti da maggio (quando in teoria sarebbe dovuto scadere il loro mandato) in poi.Aggiornamento: la minaccia è stata portata a termine e tutti i SI hanno consegnato le loro dimissioni. Innanzitutto i complimenti che politicamente da lista di rapprensentanza ci sentiamo di far loro: se la maggioranza di turno dà le dimissioni vuol dire che si è resa finalmente conto del fallimento del proprio operato (ed era ora).
Staremo a vedere se il Rettore le accoglierà. Se ciò dovesse accadere, ci saranno purtroppo delle conseguenze:
- elezioni suppletive
- probabile finanziamento delle elezioni con i soldi del Senato Studenti e quindi meno soldi da spendere in progetti per gli studenti
- in alternativa comunque uscita dalle casse di Ateneo di 50.000 euro che si andranno ad aggiungere ai 50.000 euro delle elezioni del prossimo gennaio
- impiego nei giorni delle elezioni di "studenti 150 ore" e cioè in collaborazione con l'Ateneo, che magari in alternativa sarebbero stati destinati a ruoli di assistenza delle segreterie studenti, il cui servizio già oggi è tragicamente carente e inefficiente
E CHI PAGHERA' TUTTO QUESTO? GLI STUDENTI.
mercoledì 2 febbraio 2011
Vittime delle Foibe: Io non scordo!
Ieri infine i collettivi dei centri sociali, che da sempre negano o giustificano questo orribile massacro e fanno di tutto per impedire che se ne parli, non solo hanno preso e letto i nostri volantini ma non ci hanno neanche ostacolati nello svolgimento della nostra attività.